Pirografia – Tecnica e consigli per iniziare a disegnare

Tecniche di pirografia

Al giorno d’oggi esistono differenti hobby capaci di rendere non solo di buon umore una determinata persona, ma anche di creare degli splendidi lavori con delle tecniche complesse e rilassanti da attuare.

Una tra le varie e più apprezzate, è la pirografia: consiste in una tecnica di incisione a fuoco su differenti materiali, tra cui sughero, legno, cuoio e altri ancora a seconda delle proprie preferenze. Questa determinata tecnica viene per l’appunto attuata grazie ad uno strumento apposito, denominato anche pirografo.

In particolar modo, quest’ultimo consiste in un oggetto altamente simile ad una penna ed è costituito da delle punte intercambiabili, le quali sono differenti proprio al fine di favorire vari tratti e creare delle opere molto sofisticate. Infatti, sarà possibile creare delle opere diversificate tra loro non solo per i disegni ideati, ma anche per i vari stili.

Queste punte, se rese incandescenti, riescono a correre lungo il materiale utilizzato ed incidere di conseguenza qualsiasi scritta o disegno si desideri.

Il pirografo per legno deve essere utilizzato esattamente come se fosse una penna o una matita, ed il disegno deriva in parte dalla pressione usata e dall’inclinazione stessa dell’utensile: pertanto, è consigliato prima fare delle prove per verificare quanta pressione si debba mettere nell’utensile e la giusta inclinazione al fine di avere il risultato desiderato. Inoltre, è possibile modificare anche la linea della bruciatura.

Questa tecnica comporta un’ampia creatività ed è altamente apprezzata proprio perché si possono creare differenti disegni o progetti con diversi materiali.

Chi è alle prime armi con la pirografia, è necessario che si rifornisca dei seguenti materiali:

  • blocco abrasivo;
  • punte;
  • coramella ricoperta di pasta all’ossido di alluminio: serve per pulire le punte;
  • supporto per quando ha la punta incandescente.

Come disegnare col pirografo? Consigli

Iniziare a pirografare

Al fine di utilizzare correttamente un pirografo quando si è alle prime armi, è in primis consigliato sperimentare con esso: in particolare, si consiglia di utilizzare tutte le punte in modo da acquistare più familiarità con l’utensile ed i suoi accessori, per poi consultare anche tutti gli effetti possibili che si possono creare.

Oltretutto, è sempre necessario pulire le punte utilizzate con un apposito blocco abrasivo, o in alternativa con una pasta all’ossido d’alluminio e della coramella.

E’ strettamente consigliato utilizzare delle apposite pinze per cambiare le punte del pirografo e tenere sempre un ventilatore acceso quando si lavora in un ambiente chiuso, in modo da non inalare i fumi provenienti dalla combustione.

Come si inizia a pirografare?

Innanzitutto, è necessario scegliere il proprio materiale. Quello più apprezzato è il legno, in quanto risulta più facile da lavorare. E’ però importante sapere che vi sono differenti tipi di legno, pertanto è prima necessario capire quale sia quello più adatto con cui poter iniziare.
Successivamente, si deve inserire la punta prescelta ed accendere il pirografo, il quale si riscalderà abbastanza velocemente.

In seguito, è consigliato levigare e pulire la superficie del legno con uno straccio umido, scegliendo infine il disegno e riportandolo con la matita sul supporto. In seguito, senza alcuna fretta, si potrà ricalcare quel disegno con il pirografo, partendo dai contorni per poi giungere alla parte interna. Si consiglia sempre di evitare una eccessiva pressione in modo da non fare degli errori visibili.

Infine, se lo si desidera, si potrà colorare il disegno con degli acquarelli o delle matite. Per completare il lavoro, sarà esclusivamente necessario passare della vernice protettiva sul lavoro appena compiuto.

Tipologie di legno per pirografia:

Come già anticipato, esistono differenti tipologie di legno, e alcune sono più indicate per i principianti della pirografia piuttosto che altri. Infatti, tutti i legni possono essere pirografati, ma alcuni risultano particolarmente leggeri o chiari, e quindi adeguati per chi deve iniziare con questa tecnica.

I legni teneri riporteranno un segno più sfumato, pertanto si potrà più facilmente tollerare degli errori, dato che questi non saranno facilmente notati. Al contrario, se si scelgono dei legni duri, il disegno risulterà più limpido ma si dovrà avere un maggiore controllo delle punte e del pirografo.

Un tipico esempio di legno adeguato per chi ha appena iniziato a maneggiare il pirografo è l’abete, è ideale per dei grafismi irregolari.

Al contrario, per chi intende osare e mantenere uno stretto controllo della penna per pirografia, l’ideale sarebbe un legno altamente duro come l’acero, il quale è perfetto per dei lavori più complessi e precisi.

Per un livello intermedio invece è possibile utilizzare il ciliegio, richiede un’attenzione moderata date le sue venature curve, le quali non consentono una estrema precisione. Invece, il mogano è ideale per chi intende avere dei risultati poco contrastati con il colore naturale del legno, mentre il noce non si incurva e presenta delle levigature ottime.

Al fine di ottenere dei buoni risultati, si consiglia infine di fare sempre pratica sui legni più economici presenti nel mercato prima di utilizzare i più pregiati, in modo da evitare un inutile dispendio di soldi. E’ infatti prima consigliato esercitarsi fino a quando non si ha un controllo moderato, e successivamente iniziare con dei lavori più complessi.

In tal modo, non solo si riuscirà a stimolare continuamente la propria fantasia, ma si potranno anche acquisire delle nuove conoscenze sulle varie tipologie e sui legni consigliati per la tecnica pirografica.

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